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Cantinæ Clara C’

Una storia di famiglia

Clara Carpenè ha fondato le Cantinæ Clara C’ nel 2005 nel cuore del Valdobbiadene DOCG, il territorio più prestigioso e conosciuto al mondo per la produzione di Prosecco. È una lunga storia di famiglia nel segno del Prosecco quella che Clara a sua volta sta scrivendo: è “figlia d’arte” di Antonio Carpenè Jr (1913 – 2010), l’imprenditore del vino che contribuì a creare il mondo e l’industria del Prosecco come li conosciamo oggi, ed è pronipote dell’uomo che per primo intuì il potenziale di questo vitigno avviando la produzione del Prosecco Spumante (Antonio Carpenè Sr 1838 – 1902). Clara ha creato il nome e il marchio Clara C’ unendo il meglio della tradizione ad una visione innovativa e tutta femminile del mercato delle bollicine, lavorando fianco a fianco con i migliori produttori del territorio. Da sempre al suo fianco c’è Marta Pasquon che sviluppa e coordina il progetto d’azienda per radicarne il posizionamento nel mercato Premium e Super Premium del Prosecco e portare in Italia e nel mondo un prodotto di alta qualità.

L'Azienda oggi

in Italia e nel mondo

Le Cantinæ Clara C’ oggi sono una realtà in continua espansione con un grande potenziale di crescita in Italia e nel mondo: il marchio è già presente in 15 Paesi, dagli Stati Uniti alla Cina e fino all’estremo oriente attraverso il canale Ho.Re.Ca., punti vendita al dettaglio selezionati nei singoli territori e una società di importazione dedicata al mercato statunitense con sede a Fort Lauderdale (Florida), Clara C’ of America Inc. La sede di Valdobbiadene è pronta ad accogliere i visitatori in uno spazio elegante e confortevole, affiancato dalla nuova cantina recentemente rinnovata. Due mila metri quadri di stabilimento coperto con un impianto moderno ed efficiente che garantisce una capacità potenziale di 13.000 ettolitri, di cui di 5.500 dedicati alla vinificazione e allo stoccaggio delle basi, e una capacità di spumantizzazione che toccherà i 7.500 ettolitri arrivando a 45.000 ettolitri di spumantizzato all’anno.

Il logo Clara C’

Rinnovamento continuo

Un drago che si morde la coda mentre viene trafitto da una spada, al centro del cerchio il simbolo araldico di un’antica famiglia nobile. Il marchio delle Cantinae Clara C’ è un omaggio alla storia e alla tradizione: è la riproduzione di un affresco originale che si trova sulle pareti dell’antica casa, nel centro di Treviso, tramandata da generazioni alle donne della famiglia, fino a Clara Carpenè. L’affresco, simbolo di rinnovamento continuo, trasformazione e rinascita, risale al XII secolo e fu riportato alla luce durante l’ultima ristrutturazione dell’edificio. L’uroboro (dal greco οὐροβόρος, dove urà, vuol dire “coda” e boròs, sta per “mordace”), ovvero il serpente che si morde la coda formando un cerchio senza inizio né fine, è un simbolo antichissimo utilizzato già dagli egizi per rappresentare l’eterno movimento e l’energia universale. Nella tradizione alchemica, l’uroboro è l’immagine del processo di trasformazione. Una rappresentazione che quindi racchiude un duplice valore per Clara C’: da un lato la trasformazione che il vino deve compiere per diventare Prosecco, dall’altro lo spirito imprenditoriale femminile capace di rinnovare una lunga tradizione di famiglia.